Tutti gli articoli di Leonido Cubano

Improvvisazioni di De Buono – Gazzetta di Mantova

via Improvvisazioni di De Buono – Gazzetta di Mantova.

Nicola De Buono sarà protagonista oggi di una performance alla libreria Di Pellegrini Oggi alle 18 alla libreria Di Pellegrini di via Marangoni 16 a Mantova, Nicola De Buono presenta “Fuori Scena”, poesie, improvvisazioni, rimembranze attoriali all’insegna del divertimento tratti dall’omonimo suo ultimo libro (Publi Paolini Editore). Si tratterà di una performance dell’attore mantovano che ha lavorato in teatro e televisione con grandi attori quali Dario Fo e Franca Rame e Giorgio Albertazzi; è stato inoltre prim’attore in alcune commedie con i registi Lamberto Puggelli, Krzysztof Zanussi e Umberto Simonetta. Il suo ruolo di maggior prestigio in tv è l’interpretazione dell’antagonista comico di Andrea Roncato nel Don Tonino e l’amico di Raimondo Vianello nella serie Casa Vianello. E’ anche un poeta, come dimostra nell’ultima raccolta delle poesie, che ha la prefazione del premio Nobel Dario Fo.

Nicola De Buono, dal palcoscenico ai versi – Tempo Libero – Gazzetta di Mantova

via Nicola De Buono, dal palcoscenico ai versi – Tempo Libero – Gazzetta di Mantova.

In teatro ha recitato con Dario Fo e Franca Rame, con Giulietta Masina, Giorgio Albertazzi, Ernesto Calindri, Erminio Macario. Ma si schermisce. «Non so se per modestia», dice, o chissà perché, il fatto è che non vuole farsi forte esibendo nomi di mostri sacri con cui ha lavorato, né elencare le glorie di un curriculum interminabile (tanto c’è Google). Ha poi interpretato una decina di film, uno come protagonista, due con Adriano Celentano. Molte le sue parti in tv, una per tutte quella dell’on. Pernove in Casa Vianello, anni 1991-2006, col grande Raimondo e Sandra Mondaini. Mettiamo sulla bilancia anche Nonno Felice nel 1992 con Gino Bramieri. Oggi eccolo qui, pensionato con i capelli bianchi, ma giovanile (gli avranno rifatto qualche parte del corpo? Dell’anima no, è intatta, viva e immortale più che mai), eccolo qui in ottima forma. Nicola De Buono è mantovano, la nascita nel 1940 ad Addis Abeba è solo perché la sua mamma era là quando lui è nato. Infatti tra le sue poesie ce n’è una in dialetto che si intitola Mantoa ad not. De Buono ha anche partecipato a diverse edizioni del Festivaletteratura, e all’Arlecchino d’oro con lo spettacolo cabarettistico Attori si nasce, disoccupati si diventa. Dunque disoccupato? Non facciamo scherzi. Questa raccolta, di 80 pagine, che esce da Publi Paolini è una summa dell’opera poetica di De Buono che include poesie in lingua, rifacimenti, una in dialetto, versi – ben diversi da quelli catartici da cabaret – che fanno riferimento a Shakespeare e al futurismo, e infine tre pagine su Pirandello. Parafrasando “gli esami non finiscono mai”, l’autore dice che per lui è una costante “scrivere aggiornando il materiale precedente in una continua evoluzione, oltre che inserendone di nuovo”. La summa poetica – che accoglie rielaborazioni e novità – si avvale di una straordinaria presentazione di Dario Fo, ovvero una lettera che inviò a De Buono con fax nel 1996. Il premio Nobel lo raccomanda ai lettori perché «Nicola ha bisogno di entusiasmo, non è uno che scrive per sé. Come tutti gli attori autentici, ha bisogno di farsi giustamente ascoltare, se non lo ascoltano si smonta». Ottima raccomandazione. Fo accenna anche alle “emozioni” che De Buono poeta «farà provare attraverso la sua malinconia». Verissimo. Un poeta senza un po’ di malinconia, che poeta è? Il libro sarà prestato alla Casa del Mantegna giovedì alle 17. Con l’autore interverranno il critico letterario Mario Artioli, Federica Restani (reading di alcune poesie di De Buono), l’editore Paolini e l’assessore provinciale alla cultura Francesca Zaltieri. Forse altri, a sorpresa. Quarta di copertina con De Buono che nel 1999 recita Il diavolo con le zinne insieme con Albertazzi.

Gilberto Scuderi

LA BELLA FAVOLA DELL’ARLECCHINO

Leggere le recensioni del giornalista, cronista e scrittore Renzo Dall’Ara è da sempre per me motivo di interesse e arricchimento culturale. Tanto per dirne una, scoprire che il primo Arlecchino della storia fu battezzato nella Chiesa di Ognissanti a Mantova mi rallegra e stupisce anche…come se l’evento non fosse stato del tutto casuale. Tristano Martinelli, rispolverato anni fa da un mio richiamo culturale, aveva ricevuto il primo sacramento nella stessa casa che frequentavo per il catechismo e per la…..

A Gazoldo il cabaret di Nicola De Buono a Mantova – Trovaserata – Gazzetta di Mantova

via A Gazoldo il cabaret di Nicola De Buono a Mantova – Trovaserata – Gazzetta di Mantova.

“Acrobazie cabarettistiche di un attore di teatro” , recital straordinario di Nicola De Buono. Prim’attore con Dario Fo e Franca Rame dal 1975 al 1999, perfeziona il suo percorso teatrale con Lamberto Puggelli, Krzysztof Zanussi e Umberto Simonetta. Ha lavorato in TV con Giulietta Masina; ma i lavori che più lo identificano sono quelli di antagonista comico di Andrea Roncato nel Don Tonino e di amico di Raimondo nella serie Casa Vianello. In cinema ha lavorato tra gli altri con Carlo Lizzani, Castellano e Pipolo, Giuseppe Bertolucci e Sergio Rubini. Mantovano d’adozione,da poco tempo De Buono è cittadino gazoldese. a-cura-di Centro Studi e Ricerche Associazione Postumia Nicola De Buono

Martina Colombari debutta in teatro

via Martina Colombari debutta in teatro – RomagnaNOI.

L’ex Miss Italia riccionese ha calcato la scena per la prima volta al teatro Comunale di Guidizzolo con la piece “Luna e Lunatici” scritta da Nicola De Buono

Martina Colombari e Nicola De Buono
Martina Colombari e Nicola De Buono

RICCIONE – Dalla passerella di Miss Italia nel 1991, alla moda, alla tv, al grande schermo, al teatro, con debutto nazionale. E’ avvenuto nel teatro Comunale di Guidizzolo (Mantova) con “Luna e Lunatici”, una novità scritta da Nicola De Buono, un insieme di musica, gag, con richiami a opere classiche dedicate alla luna, da Dante a San Francesco, da Leopardi  a Prevert.  “Martina – ha detto alla fine l’autore – è dotata di grande freschezza interpretativa e il pubblico l’ha saputa apprezzare”.